LA  RAGADE  ANALE

E’ una piccola ulcera o “taglietto” o feritina che si può formare nell’ano, più spesso nella parte posteriore. Appena dentro, tanto che per vederla bisogna divaricare molto i glutei e non sempre la si riesce a vedere.

Ahimè, però, SI FA SENTIRE, perché provoca un dolore prolungato e intenso, in genere dopo l’evacuazione. Può anche emettere del sangue che vernicia di rosso le feci o macchia le mutande. Se ce l‘ha un signore. Le mutandine se ce l‘ha una signora.

Non è una patologia grave e non è difficile guarirla, ma va curata subito perché se no rappresenta una fonte di ingresso per i germi patogeni delle feci, che “passano” proprio di lì e possono provocare un ascesso e poi una fistola, patologie più temibili e più difficili da curare.

Prima di dirvi perchè si forma e come si cura, vi dico che una RAGADE può anche essere causata dal morbo di Crohn, malattia molto delicata, che è una infiammazione dell’intestino, che lo può colpire dovunque, dalla bocca all’ano, ma che più spesso colpisce l’ultimo tratto dell’intestino tenue oppure il colon, cioè il grosso intestino. La ragade di Crohn non dà così dolore come la ragade aspecifica ed è in genere più larga, cioè assomiglia più a un ulcera che a un “taglietto”. In questo caso si può fare un esame che si chiama dosaggio della calprotectina fecale. Se risulta positivo ci può essere un morbo di Crohn. E poi ricordiamoci che il morbo di Crohn dà in genere altri sintomi, cioè febbre, diarrea, sangue nelle feci e dolori addominali. E viene in genere intorno ai 35 anni.

Altra malattia che si può associare a una ragade (pure stavolta una ragade non così dolorosa come la prima che vi ho descritto) è la leucemia. Ma è una evenienza rara. Mi è capitata una sola volta in quarant’anni.

Torniamo quindi alla meno preoccupante ragade aspecifica.

COME SI FORMA? PERCHE’ VIENE?

E’ spesso collegata alla stitichezza, alle feci dure che, passando attraverso il canale anale lo traumatizzano e provocano una banale feritina. Se però la ferita poggia su un muscolo, che si chiama SFINTERE INTERNO e che è spastico, ipertonico, teso… allora la contrazione del muscolo NON PERMETTE ALLA RAGADE DI GUARIRE, DI CICATRIZZARSI.

E perché la ragade si forma in genere POSTERIORMENTE? Questo lo ha scoperto un chirurgo olandese, Kuypers, che ha fatto degli studi sulla vascolarizzazione perianale e ha scoperto che nella parte POSTERIORE dell’ano non ci sono quasi vasi sanguigni. Ed è attraverso le arteriole che, quando c’è una ferita o una infezione (in questo caso la ragade) arriva l’ossigeno del sangue, arrivano i leucociti e tutte le sostanze che l’organismo elabora per cicatrizzare una ferita. Quindi NO SANGUE=ISCHEMIA=NO GUARIGIONE SPONTANEA DELLA RAGADE.

Siamo noi che dobbiamo agire curandola. Ma prima di dirvi come, c’è qualcos’atro di importante da sapere. Perché questo sfintere interno, che dovete immaginarvi come un piccolo porta-tovagliolo, un cilindretto di muscolo…perché questo muscolo è, come dicevo prima, IPERTONICO ovvero SPASTICO ovvero CONTRATTO?

E qui c’entra LA TESTA e c’entra quel che mangiamo. In che senso la testa, il cervello? Nel senso che la ragade tende spesso a venire nei soggetti introversi, pignoli, severi con se stessi e con gli altri, che pretendono di fare tutte le cose bene, se una cosa non riesce si dolgono eccessivamente e pure se qualcosa di sgradevole avviene intorno ne risentono e se la prendono più del dovuto. Se voi siete così, ecco perché c’è il rischio che un passaggio di feci dure su uno sfintere spastico provochi la famigerata ferita, la ragade, quella con cui cominciano tutti i guai.

Sembra impossibile che ci siano delle connessioni importanti tra ano e cervello… ma sono state dimostrate scientificamente da chirurghi e radiologi tedeschi, tra cui Matzel, che stimolavano il canale anale in soggetti sani volontari messi in un apparecchio per la Risonanza Magnetica Dinamica. Ebbene cosa succedeva? Che toccando l‘ano si accendevano determinate aree cerebrali!

Se perciò il vostro carattere è come l’ho descritto sopra… è essenziale correggerlo. Anche a costo di farsi aiutare da uno psicologo. Se no la ragade potrà tornare.

E perché dicevo che c’entra anche QUEL CHE MANGIAMO?. Perché se non mangiamo fibre, lo sfintere interno si contrae, le feci si induriscono e possono ferire il canale anale. Quindi due piatti al giorno di verdura a foglie larghe , ad es. spinaci, bieta, carciofi, finocchi, insalata, cicoria, broccoli e poi due o tre mele o pere CON LA BUCCIA e poi anche molta acqua. Insomma,la stitichezza favorisce la ragade.

Ci sono due tipi di RAGADE ANALE, quella superficiale o acuta e quella cronica, che resta presente per due o tre mesi o più.

E’ meglio avere la prima, perché guarisce più facilmente senza intervento chirurgico. Ma non sarete in grado da soli di scoprire se la vostra ragade è acuta o cronica, ve lo dovrà dire IL PROCTOLOGO osservandola. Quella cronica ha i bordi rilevati e, sul fondo, si vedono le fibre pallide, rosa-biancastre dello sfintere interno. Se andate a farvi visitare per una ragade sappiate che la visita rischia di essere MOLTO DOLOROSA, anche pericolosa (un mio collega ha avuto un paziente con un arresto cardiaco da dolore mentre gli faceva una esplorazione rettale per una ragade). Quindi almeno mezz’ora prima della esplorazione rettale che vi farà il proctologo,mettetevi o fatevi mettere, appena dentro l‘ano, mezzo tubetto di pomata EMLA, 10 euro in farmacia. Così il dolore della visita si trasformerà in fastidio.

COME SI CURA LA RAGADE ANALE

Se è superficiale, non serve l’intervento chirurgico. Basta mettere ogni giorno, la sera prima di dormire, una pomata cicatrizzante appena dentro l’ano col dito, es Vulnamin o Connettivina oppure VEA olio base. Non solo. La mattina mettete una piccola dose di pomata RECTOGESIC e lo ripetete il pomeriggio. Per sei settimane. Se vi viene un forte ma di testa sospendete i Rectogesic e mettetevi, poca quantità, col dito, appena dentro l‘ano,di pomata ANTROLIN, per 10 gg e poi DERMATRANS 5 mg, un cerotto medicato attaccato sulla pelle vicino l’ano da mattino alla sera. Inoltre il cicatrizzante si può anche prendere per bocca: ABOUND ARA due bustine al dì per 15 giorni. E avere le feci morbide, mangiando quel che vi ho detto.

Se non guarite, O SE LA RAGADE E’ CRONICA, in genere le pomate non funzionano, ma si deve ricorrere a due cose, a due step successivi.

IL PRIMO

E’ la iniezione di Tossina botulinica A, Vistabex o Botox, 30 unità, nello sfintere interno. Ovvio che la deve fare il proctologo. Non tutti la fanno,informatevi prima. La si può fare in anestesia locale o mischiando l‘anestetico al farmaco e così è tollerabile.   Tre volte su quattro si guarisce e le complicanze sono molto rare.

Se una iniezione non basta, dopo un po’ di tempo ne potete fare una seconda.

IL SECONDO

E’ l’intervento chirurgico. Ci sono due opzioni.

Una nel caso che, associato alla ragade, ci sia un ipertono anale, ed è il CURETTAGE DELLA RAGADE E LA SFINTEROTOMIA LATERALE INTERNA, cioè si “gratta via” la ragade con uno strumento che si chiama cucchiaio di Vokman e poi si fa una piccola incisione, di 1.5 cm, sullo sfintere interno, dalla rima anale alla linea dentata, in modo da abolirne l’ipertono. Questa SFINTEROTOMIA INTERNA  può essere APERTA, cioè fatta in sala operatoria aprendo la pelle dell’ano sopra lo sfintere, oppure CHIUSA(non tutti gli specialisti la fanno) cioè eseguita in ambulatorio senza aprire la pelle ma affondando un piccolo bisturino dove c’è lo sfintere interno e, sulla guida del dito, farne una piccola sezione. L’unico problema è che può dare sanguinamento.

Dicevo che la sfinterotomia interna va fatta quando c’è un ipertono anale. Ebbene come si fa a diagnosticarlo? O col dito (del proctologo esperto), in ambulatorio, oppure,meglio, misurando il tono di base nel canale anale con la MANOMETRIA ANORETTALE oppure, e questo non tutti lo sanno ma è riportato in letteratura su un nostro articolo, misurando lo spessore dello sfintere interno con la ECOGRAFIA TRANSANALE.

SE NON C’E’ IPERTONO ANALE E SI FA UNA SFINTEROTOMIA INTERNA è MOLTO PROBABIE CHE POI LA PAZIENTE (sono quasi tutte donne quelle senza ipertono anale, anche a causa del parto vaginale) SOFFRA POI DI INCONTINENZA  ANALE. Nei maschi con ipertono anale e ragade, specie se giovani e forti, l’incontinenza postoperatoria è assolutamente rara e, se viene, è in genere lieve e TEMPORANEA.

E allora, cosa fa il proctologo, se deve operare una paziente donna, magari anziana, magari pluripara vaginale,  SENZA ipertono? Fa una operazione diversa, che si chiama fissurectomia e ano-plastica. Ovvero ASPORTA la ragade e copre la ferita facendo lo spostamento nell’ano posteriore di un piccolo lembo di cute sana perianale. Il lembo va suturato al canale anale con dei punti e l‘unica complicanza che può succedere, due volte su dieci nella mia esperienza, è che il lembo parzialmente “ceda”, cioè che alcuni punti di ancoraggio al canale anale si stacchino. Ma almeno non tagliando lo sfintere interno non si rischia l’incontinenza.        

La ragade che il chirurgo ha asportato, specie se ha bordi rilevati e consistenza dura, è bene che venga mandata all’istologo per un esame istologico, per essere certi che non sia un tumore. Evento rarissimo ma possibile. In linea di massima tutto qui. La solita raccomandazione: se avete una ragade anale, fatevi curare dallo specialista PROCTOLOGO